Le Terme Sibarite
CASSANO ALL'IONIO, CITTÀ DELLE ACQUE E DELLE TERME
Le acque di Cassano
Cassano All’Ionio non è solo la città delle fontane e delle Grotte, a anche la "Città delle acque". Già conosciute in epoca greca e romana, le Terme dell’antica Sibari, oggi Terme Sibarite, possono contare sulla presenza nel Comune cassanese (un tempo sede della antica colonia greca di Sibari) di preziose acque oligominerali. Sebbene i riferimenti storici sulla presenza di queste acque risalgono al XVI secolo, è certo che sia i Greci che i Romani, che occuparono Sibari nel VII secolo dopo che era stata ribattezzata Thurio, conoscessero e apprezzassero le risorse termali locali. Nell’antichità, le acque minerali di Cassano si bevevano e si utilizzavano per medicamenti e impacchi. Con i detriti che sedimentavano lungo gli argini dei canali, invece, si curavano patologie sia traumatiche che infiammatorie.
Le acque termali, un po’ di storia
Alcuni resti nella zona indicano che già i Sibariti avevano favorito la costruzione di edifici ad uso di bagni termali ed è su tali resti che nel 1817 che nacquero altre costruzioni sempre finalizzate all’utilizzo delle acque solfuree. Cinque anni dopo, nel 1822, le acque furono quindi oggetto per la prima volta di analisi chimiche, da parte di esperti della Reale Università di Napoli e del collegio dei Medici di Firenze, che registrarono le acque di Sibari nel catalogo dell’Esposizione Nazionale. In seguito abbandonato e quindi in rovina, il complesso di Sibari fu acquistato solo nel 1952 dalla Società per Azioni Terme Sibarite che commissionò delle approfondite ricerche scientifiche che hanno consentito di verificare che le proprietà benefiche delle acque non erano solo dovute all’alto contenuto di zolfo. Classificate come ipotermali (la temperatura è costantemente a 25 gradi centigradi), sulfuree e mediominerali, le acque di Sibari si distinguono da altre per la presenza di idrogeno solforato di origine biologica che derivano da riduzioni di composti ossidati dello zolfo e dalla decomposizione di materia organica solforata ad opera di distinte attività batteriche. Anche i fanghi di natura organica sono piuttosto rari, poiché ottenuti da particolari processi fitobiologici di maturazione delle vegetazioni di alghe di differenti gruppi microbici.
Le sorgenti
Cassano vanta cinque sorgenti principali che scaturiscono affiancate per circa 500 metri e possiedono la particolare caratteristica di non aver subito nel tempo, come si evince dal confronto tra analisi compiute oltre un secolo fa ed altre più recenti, alcuna mutazione significativa delle sue caratteristiche chimiche e chimico-fisiche.
Le cinque sorgenti di acqua di Cassano sono:
- Apicello (meno calda delle altre e meno minerale, tanto da essere utilizzata dalla popolazione locale per uso potabile, quando necessario);
- Caldane (calda d’inverno e fresca d’estate, scaturisce dal cavo di una grotta naturale);
- Stufa (così chiamata per l’alto grado di termalità, ribolle da una fenditura nel lato orientale della roccia);
- Clocco (che scaturisce dalla stessa fonte della Stufa ma ha qualità più elevate dal punto di vista medico-scientifico);
- Trabucco (così chiamata perché zampilla da tre bocche di una fontana secolare).
Nell’insieme le acque appartengono tutte al gruppo delle sulfuree e sono costituite da litio, sodio, potassio, calcio, stronzio, magnesio, alluminio, ferro rame, cloruri, solfati, carbonati, polifosfati e solfuri, indicate soprattutto per le malattie otorinolaringoiatriche e delle vie respiratorie, per le malattie ginecologiche, per le malattie reumatiche e per quelle dermatologiche.
LE TERME SIBARITE
Il complesso delle Terme Sibarite è stato oggetto alla fine degli anni ’80 di una importante ristrutturazione e oggi si presenta con un unico corpo che comprende tre livelli destinati all’albergo e tre livelli destinati allo stabilimento vero e proprio, con collegamenti interni costituiti da scale ed ascensori. I tre livelli dello stabilimento termale sono così suddivisi: al primo livello si trovano il locale accettazione, la sala delle visite mediche e i reparti inalatori, il secondo ospita i reparti di fangoterapia per uomini e la sala massaggi, il terzo i reparti di ginecologia e di fangoterapia per le donne. Nello stabilimento Termale le acque vengono utilizzate per bagni, aerosol, inalazioni, nebulizzazioni, insufflazioni tubo-timpaniche e irrigazioni vaginali mentre i fanghi si usano per applicazioni in strato spesso e fangature eudermiche. Il complesso è inoltre dotato di un auditorium all’aperto, di strutture ricreative e di un parco.
Lo stabilimento e il paesaggio
Le Terme Sibarite oggi comprendono: Reparto riabilitativo-operativo, un attrezzato centro di riabilitazione neuromotoria e di idrokinesiterapia, accreditato con il sistema sanitario nazionale, con dottori qualificati, professionalità e passione unita ad una profonda partecipazione umana e ad un assoluto rispetto per i pazienti. Inoltre, la struttura dispone di personale selezionato per preparazione e competenza in continua formazione e aggiornamento, al fine di ottenere i migliori risultati nel trattamento delle patologie. Le Terme Sibarite, incastonate in un’area verde di grande interesse naturalistico e artistico, offrono uno scenario straordinario. Da un lato la Pietra del Castello, alle spalle quella di San Marco che mostra ben visibili i ruderi dell'antico Monastero bizantino. Un passo al di sotto del recinto delle Terme si scorgono la Torre di Milone, fiera e preziosa fortezza medioevale, e gli antichi Bagni di Basta.