Turismo religioso
TURISMO RELIGIOSO
La storia di Cassano, come d’altronde quella dell’intera Calabria è contraddistinta dalla stratificazione di diverse civiltà. Le diverse culture che si sono succedute si sono amalgamate. Bizantini, Normanni, Angioini, Aragonesi hanno lasciato tracce che negli anni si sono fuse e confuse dando origine a un unicum straordinario. Le vicende storiche si sono intrecciate indissolubilmente. Ciascuna di loro non è stata cancellata dalla successiva ma è rimasta scolpita nel territorio che oggi si mostra con le sue molteplici e diverse sfaccettature. Ed è questo a rendere meravigliosa, e preziosa, la Sibaritide. A raccontare pezzi di storia di Cassano sono anche le sue chiese. Basilica, Santuari, Parrocchie, testimoniamo gli aspetti di una religiosità che, pur conservando alcuni tratti ancora pagani, è l'espressione di una sincera devozione popolare. Devozione non solo verso la Vergine, ma anche nei confronti di alcuni Santi. Segno tangibile di un rapporto particolare con il sacro sovente mediato da antichi retaggi e credenze. Una devozione popolare che si esplica nelle tantissime feste, nei pellegrinaggi, nelle particolari celebrazioni, nei canti in dialetto, tutti tratti di un'identità che si rinnova nelle varie feste. Così il santuario e la chiesa, carichi di memorie e tradizioni, finiscono per svolgere una funzione mediatrice fra la storia e la leggenda, fra il cattolicesimo e il paganesimo, fra il privato e il pubblico, fra il sacro della fede e il profano del business, fra l’intimità della fede e la platealità della condivisione.
LA DIOCESI DI CASSANO
Cassano All'Ionio è sede vescovile molto antica. Non c'è certezza sulla sua nascita. Alcuni storici fanno risalire le sue origini al pontificato di Papa Ilario (461-468). La Diocesi di Cassano, oggi retta dal Vescovo Francesco Savino, comprende 22 comuni della provincia di Cosenza: Albidona, Alessandria del Carretto, Altomonte, Amendolara, Canna, Cassano all'Ionio, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Laino Borgo, Laino Castello, Montegiordano, Morano Calabro, Mormanno, Nocara, Oriolo, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo Bellizzi, Saracena, Trebisacce, Villapiana. Confina a nord con la regione ecclesiastica Basilicata, a sud-ovest con la diocesi di San Marco Argentano-Scalea, a sud con l'eparchia di Lungro e l'arcidiocesi di Rossano-Cariati. Il territorio diocesano si estende su 1.311 chilometri quadrati ed è suddiviso in 49 parrocchie, raggruppate in 3 vicariati foranei: Cassano, Castrovillari e Alto Ionio. Il patrono della diocesi è San Biagio, Vescovo di Sebaste e martire, che a Cassano si commemora il 3 febbraio.
DESTAGIONALIZZAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA
Oggi però, grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione Papasso, c’è la volontà di leggere in un'altra maniera il grande e importante patrimonio artistico e religioso di Cassano. Una maniera che non cancella le altre ma le arricchisce. Di là del suo significato meramente religioso questo patrimonio nel suo insieme, ossia con i suoi riti le sue tradizioni, può essere pensato all’interno di una strategia di marketing territoriale finalizzata alla destagionalizzazione dell’offerta turistica. Partendo proprio dalla valorizzazione dei culti e delle culture locali, è possibile allargare il bacino dei turisti vacanzieri ai pellegrini provenienti da ogni dove.
Tra l’altro l’intento di perseguire anche questa politica di marketing, è in piena sintonia con la linea scelta dalla Regione Calabria. Il Governatore Mario Oliverio, infatti, è convinto che: “investire sul turismo religioso come elemento di rilancio del nostro territorio nasce dalla convinzione che questo specifico e delicato settore vada considerato come un macrosistema in cui far rientrare tanto il turista quanto il pellegrino, e sul quale puntare per incrementare la nostra capacità turistica e per parlare a un pubblico nazionale e internazionale vastissimo”.